Scarpe creepers

Tomaia in pelle o tessuto, suola spessa e zigrinata, plateau alto e chiusura con fibbia. È solo una delle varianti delle creepers, le famose scarpe con zeppa, simbolo degli angoli più bui della cultura underground.

Le scarpe creepers sono da sempre le calzature di chi osa, a prescindere dall’estrazione sociale. Punk, rockabilly, anarchisti e altri “weirdos” (tipi particolari, per dirla all'italiana), tutti affidano i loro piedi – e la loro dichiarazione di controcultura – alle scarpe il cui nome ufficiale, brothel creepers, lo si deve ai soldati che durante la seconda guerra mondiale, per primi indossarono un modello simile nei quartieri malfamati londinesi.

Ancora oggi, al grido di "London Calling", i creepers di tutto il mondo non resistono al richiamo della scarpa che i Clash di Joe Strummer portavano in giro per la capitale inglese a ritmo del loro inno generazionale. E anche loro, come la punk rock band inglese, dall’alto delle loro zeppe si elevano rispetto alla cultura mainstream, condividendo con il mondo la propria netta dichiarazione di stile.

Fino agli anni ’70, le creepers sono state il simbolo di movimenti culturali che combinavano musica ad una presa di posizione sociale, spesso calzando i piedi di filosofie come quella dei Teddy Boys e – più in generale – di chiunque si sentisse a proprio agio con il suo lato più ribelle.

Avete mai sezionato una scarpa? Per rimanere in tema “creepy”, abbiamo selezionato gli organi vitali di una scarpa creepers, facendo un po’ il verso al Frankenstein diMery Shelley, la cui versione cinematografica utilizza spesso, guarda caso, la famosa scarpa con piattaforma. Che cosa hanno di particolare le calzature preferite dai Ted e oggi ai piedi di star del pop come Miley Cyrus?

1. Suola: Alta o bassa. Esistono diverse varianti di suola in gomma per le Creepers, solitamente in superficie zigrinata a partire da 3 cm.

2. Lacci: La chiusura con lacci e dettagli con anello a D non è l'unica opzione, quando si parla di Creepers. Anche le fibbie sono altrettanto gotiche.

3. Tomaia: Per un look creepy non serve necessariamente una scarpa in pelle nera. Le Creepers con tomaia in pelle scamosciata viola hanno anch'esse il loro fascino.

4. Punta: Punta tonda, quadrata o affusolata? Bel dilemma. Se volete "spaventare" con stile, nel rispetto della tradizione, optate per la scarpa con punta arrotondata.

Come porti le creepers, Teddy Girl? C’è chi parla di una vera e propria etichetta che regola lo stile di chi indossa queste calzature, per alcuni – ad esempio – da portare rigorosamente senza calze. In realtà, le creepers sono la perfetta rappresentazione dell’individualità, e proprio per questo motivo esistono diverse sub-culture che abbracciano la filosofa creepers a modo proprio.

Primi anni ’50. Inghilterra. Nascono le Ted Shoes, le scarpe creepers dei Teddy Boys e delle Teddy Girl, movimento culturale che unisce una vena irriverente all'abbigliamento quasi formale fatto di giacche in drappo di velluto e pantaloni a tubo; perfetta incarnazione dello spirito ribelle del rock 'n' roll e oggetto di attenzione da parte dei media.

Primi anni ’50. Stati Uniti. Le creepers viaggiano oltreoceano nella versione bicolore, solitamente in Black & White (ma anche in altre combinazioni), ai piedi di musicisti e appassionati di moda, complice – appunto – la precedente “invasione britannica” di gruppi come i Beatles. Ancora oggi le creepers sono uno dei simboli della cultura Rockabilly e delle sue sottocategorie.

Primi anni ’70. Inghilterra. Vivienne Westwood e suo marito, il produttore Malcom McLaren, portano le brothel creepers nel loro negozio “Let It Rock”. È un successo. Nello stesso periodo una band di ragazzi dai testi feroci, i Sex Pistols, diventano l’espressione più popolare della cultura punk. Le creepers, anch’esse, divengono parte integrante di questo movimento.